Il 12 e il 13 giugno siamo chiamati alle urne per esprimerci su 4 referendum. Di seguito riporto il testo dei 4 quesiti e presento per ciascuno di essi il mio punto di vista.
Primo quesito: Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione (scheda di colore rosso)
Il quesito prevede l’abrogazione delle norme che attualmente prevedono l’obbligo di gara per affidare la gestione (non la proprietà, che resterebbe pubblica) dei servizi pubblici locali a operatori privati o a società miste dove il capitale privato non è inferiore al 40%.
Il mio parere: Credo che la gestione privatistica dei servizi pubblici locali non sia la scelta migliore. Spesso in passato si è affermato come una gestione privata potesse essere più efficace ed efficiente, in realtà essa non sempre rispecchia l’interesse pubblico ma solo delle società partecipanti. Inoltre in molti casi le società di gestione miste finiscono per essere uno strumento di applicazione dello spoil system. A mio avviso sarebbe più utile affidare la gestione dei servizi esclusivamente agli enti locali garantendo adeguati trasferimenti per la realizzazione di essa.
Secondo quesito: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma (scheda di colore giallo)
Il quesito propone l’abrogazione della norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione per il capitale investito dal gestore.
Il mio parere: Il servizio idrico è innegabilmente una fonte primaria che non può in alcun caso esser vincolato alla volontà degli investitori. Se invece si garantisse anche l’adeguata remunerazione del capitale investito si inviterebbe alla speculazione, danneggiando così tutti i cittadini. L’acqua è il bene comune, è il bene di tutti; nessuno può e deve speculare di essa.
Terzo quesito: Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare. (scheda di colore grigio)
Il quesito propone l’abrogazione delle norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia nucleare.
Il mio parere: Non sono pregiudizievolmente contrario alla produzione di energia nucleare, tuttavia temo che il nostro Paese non sia in grado di garantire un adeguato ed efficace smaltimento delle scorie radioattive, soprattutto se consideriamo le tante e troppe difficoltà riscontrate già nello smaltimento dei rifiuti tradizionali. Ritengo altresì che sia fondamentale per la competitività del sistema Italia avere un’autonomia energetica, pertanto auspico che siano attuate politiche che spingano sempre più verso la promozione e diffusione delle fonti rinnovabili per garantire uno sviluppo eco-sostenibile.
Quarto quesito: Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale (scheda di colore verde chiaro)
Il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale.
Il mio parere: L’articolo 3 della nostra Carta Costituzionale recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” E’ legittimo chiedere il rispetto di questo principio costituzionale così che tutti i cittadini siano giudicati egualmente davanti alla legge; derogare da questo sarebbe davvero grave e minerebbe lo stato di diritto affermato nella costruzione repubblicana del nostro Paese.
La partecipazione di ognuno di noi è determinante, pertanto il 12 e 13 giugno andate alle urne e votate 4 SI.