Ventiquattro anni dopo la sua fuga in Brasile, Achille Lollo è tornato a Roma per raccontare la sua versione dei fatti sul rogo di Primavalle. L’ex esponente di Potere Operaio, condannato a 18 anni di reclusione insieme a Manlio Grillo e Marino Clavo per omicidio preterintenzionale, pena prescritta, per la morte dei fratelli Stefano e Virgilio Mattei, uccisi il 16 aprile del 1973 nel rogo dell’abitazione dell’allora segretario della sezione dell’Msi di Primavalle.
L’interesse degli inquirenti della capitale ad ascoltare Lollo è legato ad un’intervista del 2005 in cui, parlando della morte dei fratelli Mattei, tirò in ballo anche altre tre persone: Elisabetta Lecco, Diana Perrone e Paolo Gaeta. Lollo tuttavia pare si sia avvalso della facoltà di non rispondere, ma è lecito domandarsi: è giusto dare voce, credibilità ad un omicida che non ha neanche il coraggio di affrontare le proprie responsabilità?
L’ arrivo di Lollo ha incontrato la protesta degli attivisti del gruppo di destra ‘Noi oltre’; i manifestanti hanno esposto uno striscione – “la nostra memoria non si prescrive, giustizia per i fratelli Mattei” e hanno scandito slogan contro Lollo.
A più di 30 anni di distanza è doveroso che la verità sulla strage di Primavalle venga alla luce!
Di seguito il racconto commosso di Anna Mattei, madre delle vittime, che ricorda i tragici fatti di quella notte…