Quanto accaduto al centrodestra alle ultime elezioni amministrative è noto a tutti, i numeri parlano chiaro ed in politica molto spesso contano quelli, oltre naturalmente ai programmi, agli uomini e alle idee. E’ inutile fare calcoli strambi e riflessioni poco realitstiche, abbiamo perso, ma abbiamo anche il dovere di saper perdere con la dignità di sempre e con la consapevolezza che fosse la cronaca di una sconfitta annunciata e credo anche meritata.
Ora è il momento di ripartire e per questo dobbiamo cambiare, svecchiando la nostra struttura e soprattutto il nostro Paese.
In un’ indagine di studenti.it il 98% degli utenti afferma che l’Italia è un Paese per vecchi, un Paese in cui vige una forte gerontacrazia e dove l’affermazione personale troppo spesso è slegata da merito, competenza e preparazione.
Non dobbiamo limitarci a denunciare ma dobbiamo operare un cambiamento. Il cambiamento siamo noi giovani e noi giovani dobbiamo diventare i protagonisti del cambiamento che vogliamo vedere e che dobbiamo chiedere.
Ora dobbiamo riflettere, ripensare, rigenerare e rigenerarci; ora dobbiamo rinnovare la classe politica e cominciare a tracciare una nuova frontiera; ora, è arrivato il momento che la nostra generazione, quella che non ha fatto in tempo a vincere o perdere la guerra, che non è figlia degli anni di piombo, ma che è nata nella seconda Repubblica abbia l’opportunità di cambiare le cose.
E’ ora che i sogni, le idee e le speranze di una nuova generazione guidino la vita del nostro Paese, mentre l’attuale classe politica pensa solo a farsi la guerra… la nostra generazione è pronta a governare l’Italia, le Regioni, le Province e i Comuni ponendosi come nuova e competente classe dirigente che ha voglia di cambiare le cose e di accendere le speranze ed incendiare le passioni di una generazione che guarda all’Europa e al Mondo e non solo al nostro piccolo orticello.
Non ha senso passare il tempo a fare il giovane antisistema, il rivoluzionario da palazzo che critica tutto e tutti senza mai proporre, l’eterno giovane che deve ancora imparare a vivere. E’ necessario l’impegno, la passione, la volontà per cambiare… Io voglio cambiare ciò che ora è… voglio vedere il mio Paese trasformato, ammodernato, innovato e per questo e a questo dedico il mio impegno.
Credo che la nostra e le future generazioni meritino molto di più così dobbiamo unirci per costringerci a uscire dal letargo odierno e a tornare a correre, lasciando respirare il nostro ideale per scrivere il futuro della nostra Nazione e della nostra Terra.
Siamo noi i protagonisti del cambiamento, siamo noi gli artefici del nostro futuro, prendiamoci il nostro spazio.
Il link all’indagine di studenti.it